Dalla scorsa settimana in Italia i prodotti contenenti cannabidiolo naturale (CBD) e destinati all’uso orale sono stati classificati come stupefacenti. Tali prodotti possono essere forniti solo tramite farmacie e su prescrizione medica.
Il decreto è entrato in vigore il 20 settembre. È inoltre vietato pubblicizzare questi prodotti ed è necessaria l'autorizzazione per la loro produzione, stoccaggio e distribuzione.
Legislazione sul CBD
Questo vale solo per i prodotti orali naturali CBD contenere. Queste normative quindi non si applicano al cannabidiolo presente nei cosmetici e negli oli che contengono la sostanza in forma sintetica. Attualmente in Italia gli oli contenenti CBD naturale vengono venduti nei normali negozi e nelle farmacie.
Le sfide legali potrebbero provenire da aziende che commercializzano in Italia oli naturali di CBD legalmente registrati come integratori alimentari in altri paesi, sulla base del principio della libera circolazione delle merci all’interno dell’Unione Europea.
Se ciò dovesse accadere, spetterà alle autorità italiane difendere la legalità del decreto dimostrando che le restrizioni imposte dal decreto sono effettivamente necessarie e proporzionate nell’ottica della tutela della salute pubblica dei cittadini italiani.
Fonte: hbw.citeline.com (EN)