La Guardia Civil spagnola (Guardia Civil), con il supporto dell'Europol, ha smantellato un'ampia rete di narcotraffico che coinvolgeva Bulgaria, Colombia, Costa Rica e Panama. Si ritiene che gli indagati siano coinvolti nella ricezione e nella distribuzione all'ingrosso di cocaina nell'UE, nonché nel riciclaggio di denaro. L'azione è stata coordinata dalla task force operativa dell'Europol.
Indagine sulla rete di narcotraffico
L'indagine, avviata nel giugno 2022, ha portato alla luce una rete di narcotraffico attiva in tre continenti. I membri della rete – provenienti da Albania, Bulgaria, Colombia e Spagna – organizzavano il contrabbando di grandi quantità di cocaina dal paese di origine all’Europa. Ognuno di loro ricopriva ruoli diversi all'interno della catena logistica. I colombiani erano responsabili delle spedizioni dalla Colombia all'Europa, mentre i membri bulgari, colombiani e spagnoli supervisionavano la ricezione e l'ulteriore distribuzione della droga.
Il contrabbandiere si nasconde in un container per entrare nell'area portuale. Con l'aiuto di dipendenti corrotti, la cocaina veniva rimossa dai contenitori di notte. Altri membri albanesi, con sede a Dubai, hanno agito in qualità di investitori, fornendo i finanziamenti per pagare i produttori in Colombia. I membri della rete riciclavano anche i proventi dei loro crimini. Secondo le informazioni raccolte, la rete criminale era in grado di ricevere fino a una tonnellata di cocaina ogni settimana.
Mercato spagnolo
Le spedizioni sono state effettuate tramite trasporto aereo e container marittimi. Nell'ottobre 2024, in relazione a questa rete, furono sequestrate a Panama 4,1 tonnellate di cocaina destinate alla Spagna. Si ritiene che la rete sia collegata a sequestri di cocaina per un valore complessivo di oltre settecentomila euro. Inoltre, dall'inizio delle indagini, le autorità avevano già sequestrato due tonnellate di cocaina in Spagna.
Risultati dell’azione, realizzata in tre fasi, tra dicembre 2024 e gennaio 2025:
- 22 arresti in Spagna (di nazionalità spagnola e colombiana);
- 27 perquisizioni domiciliari a Barcellona, Cadice, Madrid, Malaga e Valencia;
- I sequestri riguardano circa 1 tonnellata di cocaina e 5 kg di 'tusi' (cocaina rosa), 35 veicoli, tra cui 8 auto di lusso (valore stimato di circa 2,5 milioni di euro), orologi e gioielli di lusso (valore stimato di circa 1,5 milioni di euro) e 6,5 milioni di euro in contanti;
- 48 armi (5 armi lunghe, 5 pistole e 38 armi storiche);
- 53 conti bancari congelati.
Task force dell'Europol
L'aumento delle spedizioni di cocaina dal Sud America all'Europa, così come la penetrazione di reti criminali sia nelle attività commerciali legali che in quelle illegali all'interno dell'UE, ha portato alla creazione di una task force operativa presso Europol. La task force si è concentrata su questi gruppi nei paesi di origine e lungo la catena di distribuzione. Durante l'intera durata delle indagini, Europol ha coordinato lo scambio di informazioni tra le autorità nazionali, consentendo loro di contrastare in modo efficace l'intera rete del traffico di droga.
Inoltre, Europol ha fornito un servizio continuo di sviluppo di intelligence, analisi e competenze forensi digitali a supporto degli investigatori. Queste informazioni hanno fornito alle forze dell'ordine una panoramica completa della rete nascosta che operava in diversi paesi e continenti. Durante le giornate di intervento, l'Europol ha inviato esperti in Spagna per fornire supporto analitico e tecnico agli ufficiali sul campo.
All'operazione hanno partecipato le seguenti forze dell'ordine:
- Bulgaria: Direzione generale per la lotta alla criminalità organizzata
- Colombia: Polizia nazionale colombiana (Policía Nacional de Colombia)
- Panama: Polizia nazionale di Panama (Policía Nacional de Panamá)
- Spagna: Guardia Civil (Guardia Civil)
Fonte: Europol.Europa.eu